Che cos’è ?

 

Letteralmente "divario digitale", è il divario esistente tra chi ha un effettivo accesso alle tecnologie dell'informazione e chi non può accedervi.

 

Quali categorie di Digital Divide esistono?

 

Il digital divide si può dividere in tre categorie che si dividono per:

 

1. Coloro che hanno accesso alle tecnologie della comunicazione e coloro che non ce l’hanno; tali differenze si riflettono tra paesi ricchi e paesi poveri; zone urbani e rurali caratterizzate da diverse di dicotomie a causa del malfunzionamento della rete Internet.

2.  Diversi livelli di utilizzo delle competenze informatiche.

3. Tipi di contenuti e servizi ai quali si può accedere online.

 

La Commissione Europea si sta adoperando al fine di poter garantire a tutte le famiglie europee l’accesso ad una connessione 100 Mb al secondo entro il 2025, comprese le regioni rurali e scarsamente popolate.

Il CEF (Connecting Europe Facility) si tratta di un fondo in cui sono stanziati 3,3 milioni di euro volti a favorire la crescita informatica.

Tuttavia, il 10% delle famiglie europee residenti nelle aree rurali non è coperta da rete fissa e il 40% non possiede connessioni da almeno 30 Mb al secondo. Per esempio, in Polonia, Lituania, Romania e Slovacchia meno del 90% delle famiglie sono dotate di rete fissa.

Il 42% della popolazione europea compresa in una fascia d’età tra i 16 e 74 anni manca ancora di competenze digitali necessarie per relazionarsi con il mondo digitale.

 

Come ci influenza il Digital Divide?

 

I tempi moderni caratterizzati dal progresso tecnologico e dalla creazione di innumerevoli gadget high tech, ma caratterizzata da numerose disuguaglianze sociali. Sofocle nel 450 a.C. già anticipava. “Niente di così vasto entra nella vita dei mortali senza una maledizione”.

Celeberrima citazione è contenuta anche nel documentario di Netflix, The social dilemma; quindi, se riflettiamo e adattiamo tale aforisma all’interno della nostra società, possiamo affermare che la tecnologia ha portato a un cambiamento radicale di essa. Molte sono state le ripercussioni positive, ma più insidiose quelle negative.

 

Tale processo di transizione informatica ha provocato un incremento delle discrepanze sociali. Le principali cause sono da ricercare nelle differenze geografiche, economiche, culturali, cognitive e generazionali. Il mondo si è quindi spaccato in due, la società vive quindi un costante e progressivo incremento del gap sociale tra coloro che hanno accesso alla rete e chi invece per ragioni di forza maggiore si sono ritrovati svantaggiati da tale progresso.

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Il fenomeno del cosiddetto digital divide, divario digitale, ha causato un’enorme emarginazione di coloro che non possiedono le conoscenze tali da poter stare al passo con i tempi e diventare dei cittadini digitali responsabili.

La pandemia stessa ha messo in evidenza le disuguaglianze già presenti all’interno della società: l’esplosione del fenomeno dello smart working ha causato una profonda marginalizzazione, causando diversi problemi socioeconomici e culturali.

Al fine di arginare questo divario ci permettiamo di proporvi dei piccoli tutorial su come creare lo Spid e un indirizzo Gmail.